PER DIVENTARE AVENGERS – TEAM COACHING VS. TEAM BUILDING
Spesso quando propongo un percorso di Team coaching il mio interlocutore confonde questo tipo di attività con il Team Building, vuoi per mancanza di conoscenza sull’argomento, vuoi perché le attività di team building sono oramai sulla bocca di tutti e fanno molto status symbol.
In realtà molte aziende investono regolarmente tante risorse nel team building, nonostante non sia molto chiaro che significato si dà al termine. A livello teorico il team building dovrebbe essere un’attività che crea opportunità ai membri del gruppo per stare insieme, per aumentare l’impegno verso gli altri membri e consolidare la stima e il rispetto reciproco. Insomma se dobbiamo sintetizzare lo scopo di questa attività questo consiste nel miglioramento dei comportamenti collaborativi.
Le prove concrete dell’efficacia del Team Building sono poco chiare e incerte, perché, a fronte di un miglioramento relazionale tra i membri di un team, non sempre corrisponde un aumento della produttività e un incremento delle prestazioni. Le cause di quanto sopra possono essere ricercate in due punti :
- Attività spot. Normalmente le attività di team building sono abbastanza isolate tra loro, non fanno parte di un percorso strutturato che il team affronta, spesso si effettuano una volta l’anno e non c’è necessariamente un legame tra di esse.
- Attività al di fuori dell’ambito lavorativo. In questi eventi non vengono quasi mai trattati argomenti specifici del proprio lavoro o delle proprie competenze lavorative.
Il mio intento non è sicuramente quello di sminuire i vantaggi del processo di Team building.
Esso ha ragione d’essere ed è sicuramente uno strumento insostituibile per avvicinare i membri del team, in un intervento magari più articolato e strutturato, che lavori sul potenziale del Team e che faccia emergere i talenti inespressi. Detto in soldoni il team building è utile se inserito in un percorso di Team coaching.
Detto questo cerchiamo di capire qual è lo scopo e come si sviluppa quest’ultimo.
Il Team coaching ha il suo scopo naturale quello di lavorare sull’efficacia dello svolgimento dei compiti e nello sviluppo dei comportamenti collaborativi. L’attenzione è rivolta sia all’interno del team che all’esterno, curando gli aspetti di interazione con il mondo esterno e i suoi agenti e si rivolge ad introdurre attività che sono collegate con i compiti lavorativi. Si lavora sugli obiettivi specifici del team, sulla sua identità, sui valori e sulle regole di comportamento per innalzarne gli standard qualitativi.
Le tempistiche di un intervento di coaching, una sessione ogni 20/30 giorni, rendono il percorso più strutturato e l’apprendimento costante. Di sessione in sessione il dialogo aperto riesce ad intervenire gradualmente sulle disfunzioni e le aree di miglioramento, concedendo dei momenti di follow-up e revisione periodica che inducono a mettere in atto nuovi comportamenti ed evitano che i sintomi si ripresentino.
Insomma per usare una metafora accattivante, il Team building insegna a Capitan America, Thor, Ironman, Hulk, Vedova Nera, Occhi di Falco e Ant-man a come andare d’accordo tra loro e come stare bene insieme, il Team coaching lavora sui loro superpoteri per renderli più efficaci, per utilizzarli in sinergia allo scopo di salvare l’umanità per renderli in definitiva Avengers!