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LA DISCIPLINA E’ IL SEGRETO DEL SUCCESSO

Università del Colorado 1950: due amici sono nella squadra di atletica leggera, Gordon e Bill. Partecipano entrambi con grande entusiasmo e gli allenamenti sono veramente massacranti, tant’è che Gordon ricorderà gli allenamenti in modo angoscioso per la durezza e la pesantezza degli esercizi. Anche Bill fa veramente fatica, ma a differenza di Gordon al termine degli allenamenti, mentre i compagni sono sotto la doccia, lui ripete tutti gli esercizi da solo. Al college Bill non ha particolarmente successo, non vince nessuna medaglia nel campionato universitario, né viene nominato All-American, ma la sua disciplina e volontà producono i loro frutti nel tempo.

Bill è particolarmente portato nel salto in lungo e nei 400 metri, ai quali poco alla volta aggiunge altre discipline ed altre abilità, in modo da poter competere nel decathlon. Attraverso uno sforzo disciplinato e il miglioramento continuo diviene un decatleta di fama internazionale. Bill è Bill Toomey inserito nella Hall of Fame olimpica nel 1984. Ha stabilito il record mondiale, ha vinto un oro alle Olimpiadi di Tokyo nel 1968 e conseguito 5 titoli nazionali di fila, impresa quest’ultima che deve ancora essere eguagliata nel suo sport. La differenza tra Bill e gli altri è iniziata proprio in quei duri allenamenti all’università, lui non aveva paura della disciplina e faceva il massimo, gli altri avevano timore della disciplina e facevano il minimo.

La disciplina è proprio questo: fare quello che non vuoi davvero fare, in modo da poter fare quello che davvero vuoi fare. E’ il prezzo da pagare in piccole cose, in modo da poter comprare le grandi cose. Se analizziamo bene questo concetto scopriamo che si può coniugare in tre diversi livelli:

  • Disciplina mentale. Significa usare il cervello in modo efficace, non è necessario essere un genio, basta tenere attiva la mente, affrontare e vincere le sfide mentali che quotidianamente ti si propongono, avere pensieri positivi che producono risultati concreti, resistere alle distrazioni, non cedere alla pigrizia o alla resistenza al cambiamento. Quanto sopra allena la nostra mente a creare disciplina.
  • Disciplina emotiva. Nel campo delle emozioni ci sono due possibilità: possiamo controllare le nostre emozioni o esserne controllati. Quanto sopra non significa cancellare i sentimenti e le emozioni, ma impedire a questi di paralizzarti nel fare ciò che dovresti fare e a spingerti a fare quello che non dovresti.
  • Disciplina nell’agire. I due punti precedenti sono molto importanti, ma non sono tutto. L’azione separa gli individui vincenti da quelli perdenti. Bisogna applicare, eseguire ed arrivare ai risultati e questo avviene solo con azioni efficaci e disciplinate.

La buona notizia è che la disciplina è qualcosa che possiamo esercitare e incrementare con il tempo. Come? Mettendosi alla prova, uscendo dalla zona di comfort, sfidandosi tutti i giorni su cose che sappiamo essere utili, ma che non ci piace fare, prendendosi del tempo per riflettere e sviluppare idee nuove, gestendo le proprie emozioni in modo più equilibrato, smorzando la rabbia, la paura, l’ansia e lo stress e soprattutto facendo nuove esperienze, attuando nuovi comportamenti, mettendo in pratica ciò che abbiamo acquisito a livello teorico, con costanza e senza abbandonare quando la fatica si fa sentire, perché è proprio in questo momento che la disciplina si sta rinforzando.

“Quelli che vogliono il latte non dovrebbero sedersi su uno sgabello in mezzo al campo e sperare che la mucca indietreggi fino a loro”
(Albert Hubert)

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