LEGO® SERIOUS PLAY®

La mia Mission: Essere Germoglio di miglioramento e coltivare una realtà appassionante, divertente e appagante per me e per gli altri.

Qui di seguito potrai trovare una breve descrizione del mio approccio e del sistema di erogazione dei miei servizi di coaching in modo che possa farti un’idea di cosa aspettarti dalla nostra collaborazione.
Se stai leggendo questa pagina è perché stai attraversando una fase della tua vita in cui senti il bisogno di cambiare o nel quale ti sei reso conto che il tuo team ha bisogno di fare un ulteriore passo di crescita per aumentare la propria efficacia. Insomma la situazione attuale non ti soddisfa e vuoi alzare l’asticella ed avere risultati migliori.
Sia che tu voglia seguire un percorso individuale, sia che tu voglia predisporne uno per il tuo team, è necessario che ti fermi un attimo e pensare a cosa potrebbe portare non affrontare la realtà e attendere che sia qualcun altro o un evento esterno a dare la svolta alla situazione:

• Cosa succederà fra 6 mesi, 2 anni o 5 anni se non intervieni?
• Quanto è improduttiva l’attuale situazione e quanto energie emotive ti assorbe?
• Che costi ha il fatto che non risolvi i tuoi problemi, sia in termini economici, che di carriera, che di obiettivi aziendali?
• Sarà più facile risolvere la situazione tra 2 o 3 anni o le cose saranno ancora più difficili da cambiare?
• Se da solo non sei ancora riuscito ad oltrepassare i tuoi limiti, hai forse bisogno di un aiuto esterno?

Il mio lavoro è accompagnare le persone nel cambiamento, perché è solo facendo cose nuove che si ottengono migliori risultati. Cambiare non è semplice, ma può esserlo più di quanto le persone pensano, se si sa come fare. La nostra mente per comodità, pigrizia e per difenderci tende ad ostacolare il cambiamento, quindi dobbiamo vincere queste resistenze attraverso strategie efficaci.
Io sono profondamente convinto che il modo migliore per cambiare sia quello di farlo divertendosi, mettendosi alla prova e sperimentando nuove vie. Tutto questo è alla base della teoria del gioco serio. Il gioco è uno strumento eccezionale di apprendimento e di crescita e ne faccio elemento centrale nel mio lavoro.

“Non smettiamo di giocare perché siamo vecchi, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare”
B.Shaw

LO SAPEVI?

 “Tutti gli studi a proposito dei “brainstorming” dal 1950 mostrano che i gruppi che partecipano a brainstorm insieme producono molte meno idee di quelle generate dallo stesso numero di persone che lavorano individualmente e poi condividono le loro idee. Più alto è il numero delle persone nel gruppo più è alta la differenza “

“I ricercatori dell’Università di Pittsburgh e Carnegie Mellon hanno trovato che quando le persone si preparano mentalmente a dei compiti e giocano con le opzioni a disposizione, attivano la parte del cervello che prende decisioni non routinarie. Se hai giocato con le tue idee riguardanti quello che farai se dovesse accadere una specifica occasione, il tuo decision making sarà migliore e più veloce rispetto al caso tu non abbia giocato con i vari scenari e opzioni in anticipo”

 “Dagli anni settanta i ricercatori hanno capito che le persone preferiscono decisamente usare un approccio visuale e legato allo spazio nel risolvere i problemi. Quando usiamo questi canali di pensiero siamo più creativi di quando usiamo parole e esprimiamo verbalmente concetti. Quando possiamo combinare immagini, parole e contatto con oggetti concreti, troviamo più facile e veloce arrivare a idee differenti, sorprendenti che contengono qualità inaspettate.”

“Nel 2007, Canon portò avanti uno studio in Europa in 18 paesi per identificare elementi che inducono ansia, rancore e stress nei lavoratori. Ci sono naturalmente un discreto numero di cose che sono fonte di frustrazione, ma i meeting inconcludenti sono in cima alla lista in ogni paese.”

Per il Team

La fase iniziale di messa a fuoco degli obiettivi dell’intervento è fondamentale per la buona riuscita di un intervento di Team Coaching. Consiglio sempre lo sponsor di un percorso di Team Coaching a fare chiarezza focalizzandosi sulle seguenti domande:
1. Quali sono le ragioni che vi muovono ad organizzare il Coaching?
2. Come è composto il Team, quanto lavora insieme e quali obiettivi ha? (Il team non l’azienda)
3. Quali sono gli ostacoli che hanno impedito di raggiungere gli obiettivi finora?
4. Quali strategie avete sperimentato per venirne a capo?
5. Descrivere il risultato finale che si ambisce. Come si accorgerà che sarà stato raggiunto?
6. Cosa si aspetta da un coach e quindi da me?

Alla luce di quanto emerso si procede al design del percorso, procedendo con una fase iniziale in cui normalmente si intervistano individualmente i membri del team e si predispongono delle indagini a 360° per avere un feedback dello stato attuale del Team.

Esaurito questo screening, si può iniziare il percorso di team coaching con 10/12 sessioni di una giornata in aula ogni 20-25 giorni in modo da coprire l’arco di un anno circa.

Nel corso delle sessioni si lavorerà sulle aree di miglioramento, che si andranno via via a scoprire. Lo scopo primo non è passare delle nuove nozioni, ma, quello che io ritengo sia il fulcro del coaching: imparare ad imparare. Il tutto avverrà sperimentando sé stessi, giocando, condividendo il proprio sapere e scoprendo nuove risorse, di cui il team era già in possesso.
Saranno ampiamente utilizzate sessioni di facilitazione con la metodologia LEGO SERIOUS PLAY .

Ad integrazione di quanto sopra possono essere organizzati eventi esterni di team building.

Il percorso termina con un incontro finale, normalmente con lo sponsor a cui il team riporta i progressi ottenuti, riceve feedback e analizza le ulteriori aree di miglioramento.

Individuale

La fase preliminare di un percorso individuale di coaching è utile per iniziare a fare chiarezza sugli obiettivi da raggiungere. Chi si rivolge a me, per preparare il primo incontro dovrà fare chiarezza sui seguenti punti :

1. Quali obiettivi e motivazioni a raggiungerli hai?
2. Quali sono gli ostacoli che ti hanno impedito di raggiungerli finora?
3. Quali strategie hai sperimentato per venirne a capo?
4. Cosa ti aspetti da un coach e quindi da me?

Successivamente l’intervento sarà disegnato in base a quanto emerso nella fase preliminare, a seconda della complessità degli obiettivi può richiedere dalle 4 alle 8 sessioni di circa 2 ore cadauna. Per agevolare a livello organizzativo e dare continuità al processo, le sessioni tradizionali potranno essere intervallate da sessioni in remoto via skype.
Il percorso termina una volta che l’obiettivo è stato raggiunto e consapevolizzata l’emersione di nuove risorse inespresse.

Per gli sportivi

Io affronto il Mental Coaching Sportivo con due diversi approcci: on demand, finalizzato ad uno specifico obiettivo oppure un percorso di accompagnamento alla stagione sportiva.

1. On demand. L’atleta o l’allenatore richiede il mio intervento su uno specifico obiettivo e si costruisce un breve percorso di accompagnamento al suo raggiungimento. Le domande tipiche oggetto della fase preliminare sono le seguenti:

• Quale obiettivo vuoi raggiungere e quali sono le motivazioni?
• Quali sono le tempistiche per il suo raggiungimento?
• Quali sono i principali ostacoli e difficoltà per il raggiungimento?
• Cosa ti aspetti da un coach e quindi da me?

Successivamente si procede con le varie sessioni di coaching individuale di circa 1 ora 30 minuti. Il loro numero dipende dalle tempistiche e dalla complessità dell’obiettivo normalmente variano dalle 4 alle 6. E’ possibile intervallare le sessioni dal vivo con dei follow up o in remoto via skype.

2. Accompagnamento. L’atleta o l’allenatore richiede il mio intervento per periodi relativamente lunghi o per l’intera stagione. Questi interventi hanno lo scopo di dare continuità al lavoro e di coprire le varie esigenze che maturano nel corso della stagione, ricevendo un feedback settimanale o bisettimanale. Una volta stabilite le linee guida di inizio stagione si procede con un incontro settimanale di circa 1 ora e 30 con la possibilità di intervallare dei follow up in remoto via skype.